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Il mio programma

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Istruzione

Il progresso non è tale senza un’istruzione realmente accessibile a tutti.
La pubblica istruzione, in questi anni, è stata fortemente trascurata, oltre ad essere la forma di spesa pubblica che ha subito più tagli. Bisogna tornare a investire sulla scuola e sull’istruzione universitaria e professionale, in modo da garantire strumenti di emancipazione e riscatto sociale.

La costituzione di un Fondo nazionale per i viaggi-studio, le gite scolastiche, il tempo libero nel doposcuola e l’acquisto di attrezzature sportive e strumenti musicali andranno poi ad integrare il finanziamento regionale. L’Italia del domani ha nell’istruzione un motore trainante: rimettiamola al centro, insieme.

Sanità

Una sanità bloccata dalle liste d’attesa, dai pronto soccorso intasati e dal superlavoro dei medici di base, che sono sempre meno, non è all’altezza di un Paese che vuole guardare al futuro.
In Lombardia troppi sono stati i problemi di gestione in questo settore; un settore che non può più permettersi di essere lasciato indietro.

Necessario è focalizzarsi su una giusta sanità in cui non vi siano diversità tra chi ha i soldi e chi non li ha, rafforzando il Servizio Sanitario Nazionale, potenziando la medicina del territorio e dimezzando al 2027 i tempi massimi delle liste di attesa per esami diagnostici e interventi.

L’Italia del progresso investe sulla sanità pubblica e universale, in modo da garantire diritti essenziali ad ogni persona.

Trasporti

Da anni la rete dei trasporti ferroviari in Lombardia è ancorata ad un sistema fallace, che causa disagi all’utenza per troppo a lungo ignorati. E’ tempo di cambiare marcia: per farlo sarà necessario implementare il sistema e garantire un servizio di qualità con collegamenti efficienti sul territorio.

Tra le nostre proposte, vi sono anche quelle di completare le tratte ferroviarie ad alta velocità e alta capacità già programmate, fornire strumenti per incentivare la mobilità sostenibile introducendo il trasporto pubblico locale gratuito per giovani e anziani.
L’Italia del progresso non può fermarsi e deve muoversi meglio.

Ambiente

Nel 2022 non possiamo parlare di progresso senza parlare di ambiente.
La qualità dell’aria rappresenta un problema molto serio ed è necessario agire in maniera concreta, così come sui livelli dell’acqua del Po. Dobbiamo ripensare il nostro modello con soluzioni a lungo termine, una riforma fiscale verde che promuova gli investimenti delle imprese e delle famiglie a difesa del pianeta e del clima.

Essere progressista vuol dire tutelare l’ambiente, affinché le prossime generazioni abbiano le stesse possibilità che abbiamo avuto noi. Chi minimizza i rischi climatici mette a rischio il futuro di tutti.

Tasse giuste

Per un’Italia progressista è necessario predisporre delle manovre economiche e finanziarie che vadano incontro ai bisogni dei cittadini. In tal senso, la Flat Tax proposta dal centrodestra è davvero lontana da questa visione.

Prevede un sistema costoso, da decine di miliardi di euro che potrebbero essere spesi per meglio, ma soprattutto ingiusto: un taglio delle tasse a chi ha redditi più alti, lasciando le briciole agli altri. Un sistema già sperimentato e poi abbandonato da molti Paesi. Il Partito Democratico propone invece una mensilità in più alla fine dell’anno dovuta alla riduzione delle tasse sul lavoro per le lavoratrici e per i lavoratori e un incremento della tassa di successione sui patrimoni superiori a 5 milioni di euro, finalizzato all’istituzione di una dote per i giovani neomaggiorenni. Un modo di venire incontro alle persone, favorendo il benessere economico del Paese.

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